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Estetica ed Etica

 


La Terra, questo fantastico pianeta ricco di bellezza, vive, oggi più che mai, una fase di crisi ambientale senza precedenti.
La popolazione, in perenne aumento, continua a sfruttare le risorse naturali in maniera sconsiderata, aumentando giornalmente la quantità di rifiuti da smaltire, i quali si accumulano nelle discariche senza alcuna soluzione di continuità. I grandi disastri naturali a cui assistiamo increduli, ritrovano le loro cause principali nell’operato colpevole dell’uomo e nei suoi abusi sulla natura. Il riscaldamento globale con le sue relative conseguenze, quali l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, la deforestazione e la desertificazione, con le immancabili ricadute sulla qualità dell’aria e sullo stato di salute della flora e della fauna del pianeta, sono sintomi evidenti dei quali dobbiamo prendere atto per guardare al futuro.

Tutto ciò che oggi viene prodotto dalle piccole e grandi industrie internazionali, dagli indumenti agli elettrodomestici, è programmato per una vita utile di utilizzo limitata nel tempo, contribuendo di conseguenza a continuare a depredare la natura che ci circonda e accumulare inesorabilmente immondizia e scarti di qualunque tipo.

Consapevoli di ciò, immersi nelle trasformazioni tecnologiche e produttive, culturali e sociali che ci circondano, ognuno di noi, con le proprie abitudini quotidiane e con scelte attente, può e deve contribuire a frenare la crisi ambientale in atto. Ogni nostra decisione, ogni accorgimento, deve nascere da un’attenta presa di coscienza che possa aiutare a migliorare la vita di tutti.

Non è più il momento di perdere tempo. Non è più il momento di guardare al futuro con superficialità ma di riflettere sulle conseguenze delle azioni compiute.

“Sostenibilità”, “riutilizzo”, “riuso” e “riciclo”, espressioni oggi sempre più utilizzate nel nostro linguaggio, sono in realtà concetti fondamentali per un nuovo stile di vita che dobbiamo comprendere ed a cui dobbiamo avvicinarsi. Fortunatamente questi obiettivi, indispensabili per aiutare il nostro pianeta, oggi stanno entrando sempre di più all’interno della mentalità di tutti.

Anche il mondo del marketing ha finalmente recepito questi temi di dibattito, con la conseguente nascita di campagne per la raccolta e la vendita di prodotti “usati”, con l’obiettivo di assegnare una seconda vita a tutti quei beni realizzati privilegiando la qualità e la bellezza e che, nonostante il trascorrere del tempo, non hanno perso il loro valore.

Nel mondo dell’abbigliamento, dell’oggettistica è dell’arredamento, l’attenzione al riciclo si è tramutata in un vero e proprio fenomeno di esaltazione del vintage, un efficace strategia per affrontare la contemporanea realtà. La conservazione di tutto ciò che di bello è già stato realizzato è divenuto un impegno preciso di chi ha a cuore il mondo.

Ecco entrare in gioco, dunque, gli oggetti antichi, costruiti per durare nel tempo e non per rispondere ad una moda momentanea. La loro bellezza è per sempre e le tecniche utilizzate per costruirli sono tali da permetterci, anche a centinaia di anni di distanza, di godere di estetica e solidità. L’effimero non appaga che per un attimo. Non serve possedere tante cose, così come il moderno consumismo declama; serve, piuttosto, avere cose belle e di qualità. Meglio ancora se, per averle, non si distruggono alberi, non si inquinano acque e non si intossica l’aria.

La realtà che viviamo ha bisogno di sguardi che riescano a vedere lontano, al bene dei nostri figli e di chi verrà dopo di loro. La qualità è oggi, più che mai, necessaria a scongiurare l’accumulo di rifiuti e l’antiquario è qualità, sempre. “La bellezza salverà il mondo” diceva Cvetan Todorov e l’antiquariato, che è bellezza, fa la sua parte. Non si può vivere senza bellezza e nell’antiquariato essa si associa alla qualità dei materiali naturali.

Consapevoli di tutto questo amiamo l’antiquariato anche perché, in tal modo, tuteliamo la bellezza e le sorti del nostro pianeta. Arredare una casa con mobili antichi non significa assegnarle un’aura austera. I mobili d’epoca possono essere inseriti in contesti contemporanei per creare un contrasto dall’effetto assicurato. Il contrasto e la diversità arricchiscono sempre, non solo nell’arredamento che, quando è ben organizzato, valorizza i singoli elementi e garantisce una piacevolezza d’insieme che migliora il vivere quotidiano. Il vero segreto nell’utilizzare gli arredi antichi (sposando il loro perdurare etico) è quello di riuscire a creare un’atmosfera accogliente. La patina del tempo enfatizza l’estetica degli oggetti e dei mobili d’epoca: è come una polvere d’oro che permette alle cose belle di brillare. Abbiamo bisogno di un nuovo tipo di realtà che risulti sostenibile ma non possiamo rinunciare alla bellezza. Il punto focale non è dunque la quantità di ciò che possediamo ma la qualità e la bellezza di cui abbiamo bisogno. Investiamo dunque sulla qualità in grado di durare nel tempo, nei materiali naturali e resistenti. Investiamo nell’estetica etica. Il mondo va curato.

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Parliamo di Antiquariato

Quando si parla di antiquariato, si fa riferimento alla conservazione di oggetti e arredi appartenenti ad epoche passate.

L’antiquario è colui il quale è preposto, grazie al suo bagaglio culturale e di esperienza, al delicato compito di selezionare e catalogare con cura mobili, oggettistica, stampe, incisioni, dipinti e cornici. Allo stesso modo, egli è in grado di accompagnare e tutelare chi, per passione e curiosità, decida di avventurarsi nell’affascinante mondo delle antichità.

Gli oggetti e gli arredi d’antiquariato si contraddistinguono per una serie di caratteristiche: oltre l’età, per essere definiti antichi, è necessario valutarne la provenienza, la rarità, la perizia di esecuzione, i materiali che li compongono e il senso di armonia delle proporzioni che li definiscono. In ogni caso, un oggetto antico deve essere stato realizzato esattamente nello stile proprio della sua epoca. Ad esempio: un cassettone apparentemente di linea Carlo X risalente agli anni Sessanta del ‘900 è solo una copia di un autentico arredo della prima metà dell’800; un candeliere in stile vittoriano realizzato oggi è solamente una riproduzione dei quei pezzi pregiati inglesi dell’800. L’originalità e l’autenticità sono dunque imprescindibili valori nella definizione degli arredi di antiquariato.

Ad accostarsi al grande mondo dell’antiquariato compare il modernariato (o vintage). Infatti, se con il termine antiquariato ci riferiamo a quegli oggetti che abbiano almeno 100 anni di vita, con il termine modernariato si è soliti individuare oggetti che risalgano all’ultimo secolo. Questi ultimi abbracciano stili più recenti e che, nell’immaginario collettivo, risultano vicini all’arredamento contemporaneo. Tra i più ricercati ed apprezzati vanno di certo citati i prodotti dell’art decò, uno stile collocabile tra gli anni ’20 e gli anni ’40 del XX secolo. Ricercati e preziosi, questi oggetti risultano contraddistinti dalla scelta di linee geometriche e simmetriche e dall’uso di materiali come il vetro, il bronzo e i legni pregiati.

Da sempre l’umanità è stata attirata dalla storia e l’antiquariato è bellezza, eleganza, arte e maestria risalente ai tempi passati. I nobili romani adornavano i propri giardini con statue provenienti dall’antica Grecia e, dopo di loro, in tutte le epoche, le classi abbienti si sono circondate di oggetti simbolo delle bellezze del passato.

Il fascino dei mobili d’antiquariato e dell’oggettistica d’epoca continua ancora oggi a catturare l’attenzione delle persone più attente e raffinate.

I migliori architetti e i più bravi arredatori, alla ricerca di un tocco di eleganza e unicità, spesso utilizzano questi arredi per arricchire anche ambienti contemporanei di storia, cercando l’equilibrio tra bellezza e praticità, utilità ed eleganza, e permettendo al fascino dell’arredo d’epoca di fondersi con la realtà abitativa attuale, donandole calore e carattere.

Il valore economico degli oggetti di antiquariato è calcolato in base a più variabili. È fondamentale il rapporto tra domanda e offerta, ma incidono anche altre componenti come lo stato di conservazione, i materiali usati, la tipologia di lavorazione e, per alcuni casi, la celebrità di chi li ha realizzati.

Bisogna comunque specificare che tale valore è influenzato spesso anche dalla moda del momento. Se ne deduce dunque che costo e valore non sempre coincidono quando si parla di arte.

Anche gli interventi di restauro, spesso necessari per un’accurata conservazione, contribuiscono alla valutazione complessiva degli arredi antichi: l’oggetto possiede ancora tutti i pezzi originali? É già stato restaurato? Se un mobile possiede meno del 30% di parti sostituite è considerato antiquariato autentico, altrimenti il suo valore di mercato cala notevolmente.

Ecco dunque, in conclusione, alcuni punti fondamentali da osservare per poter comprendere il vero valore dell’antiquariato e del modernariato:

– la provenienza e l’epoca di realizzazione
– la tecnica di costruzione e le particolari lavorazioni
– i materiali utilizzati
– lo stato di conservazione e gli eventuali interventi di restauro subiti
– l’autenticità, ossia se tutte le caratteristiche fin qui elencate confermino l’originalità del singolo pezzo che non si riveli invece solo una copia in stile.

Resta chiaro però che la preparazione, la professionalità, lo studio costante, l’esperienza e la competenza degli attenti antiquari siano, senza dubbio, un importante riferimento di cui avvalersi per la valutazione e la scelta dei migliori oggetti e arredi d’antiquariato e modernariato.